Insieme ad alcune forze politiche, movimenti civici ed associazioni, abbiamo predisposto una bozza di piano per la ripresa delle attività commerciali ed artigianali, fondato su alcune idee semplici e di buon senso, in linea con quanto stanno facendo le principali città italiane.
Il nostro piano prevede, innanzitutto, di destinare più spazi ai tavolini all’aperto di bar e ristoranti. Per garantire il metro di distanza tra i clienti, bisognerà ampliare le porzioni di suolo pubblico assegnate agli esercenti.
La nostra idea è quella di dare una spinta alla pedonalizzazione della città, per lasciar spazio alle persone: meno posti auto e più spazio per la “diversa” socialità dopo il Covid, dando la possibilità a bar e ristoranti di sistemare i tavoli all’aria aperta anche dove ora ci sono i parcheggi delle automobili.
Introdurre il limite di velocità a 30 km orari in maniera diffusa in città, consentendo così l’incremento di spazi per tavolini a margine della carreggiata o in sostituzione dei posti auto. Pedonalizzando alcune strade cittadine e riducendo le aree carrabili per altre. Stipulando convenzioni con i gestori delle aree private di parcheggio, snellendo l’autorizzazione dei parcheggi anche in zone A e riconvertendo alcuni spazi urbani.
Attrezzare alcune piazze ed aree cittadine dove bar e ristoranti costretti a dimezzare i coperti o impossibilitati a riaprire nel rispetto delle norme di sicurezza possano trovare ospitalità per i mesi estivi.
Ridurre la burocrazia, snellendo il più possibile le procedure per evadere velocemente le richieste di occupazione di suolo pubblico, in questa fase ricorrendo al silenzio assenso, bypassando l’istruttoria e rimandando eventuali dinieghi o revisioni ai controlli successivi.
Consentire a tutte le attività commerciali di sostituire il posto auto davanti alla loro vetrina con tavolini, abilitandole a una diversa fruizione ed utilizzo dello spazio pubblico.
Incentivare il Commercio, stanziando due milioni di euro da destinare ad aiuti imprese, azzerando la Tosap per il triennio 2020-2021 e mantenendo l’azzeramento della Tari per le nuove imprese per tutto il triennio.