Sono 15 le interdittive antimafia recapitate a varie società di attività funebri, trasporti e sanità privata in possesso della famiglia Cesaro. Tra le imprese interessate, anche il Centro diagnostico del gruppo Igea a cui fa capo Antimo Cesaro, fratello del senatore Luigi Cesaro.
Antimo Cesaro, insieme ai fratelli Aniello e Raffaele, è tra i protagonisti delle misure cautelari emesse dal gip di Napoli su richiesta della DDA nell’ambito dell’inchiesta su presunte collusioni a Sant’Antimo, per associazione mafiosa tra criminalità organizzata e politica.
“Rimaniamo attoniti – ha dichiarato Fabio Gino Fulgeri che insieme con il penalista Claudio Botti difende l’imprenditore Antimo Cesaro – perché l’azienda è un’eccellenza sia in campo sanitario, per la qualità della strumentazione e per i servizi offerti, e non ha cointeressenze camorristiche, come era stato accertato dal gip quando ha rigettato la richiesta di sequestro. Ovviamente impugneremo davanti all’autorità amministrativa il provvedimento e confidiamo che la Prefettura voglia consentire l’esercizio provvisorio dell’azienda nella quale lavorano circa 70 famiglia, che rendono un servizio importante alla collettività”.