Raffaele Palumbo candidato come consigliere comunale nella lista civica “La città in Movimento” a sostegno del già sindaco Antonio Poziello, sulla sua candidatura:
“Sicuramente il progetto a cui mi dedicherò di più sarà quello per cui sono stato convocato, ovvero, quello della rinascita ed il rilancio del parco archeologico di Liternum per il quale già stiamo lavorando ad una programmazione che vada a toccare tre punti principali che finora un po’ per mancanza di attenzione, un po’ per mancanza di preparazione in materia non sono stati toccati. Poziello, la politica ed il sociale, mi ha chiesto la fruizione e la fruibilità del parco, ovviamente quello su cui andremo a lavorare è il bene archeologico da presentare ai cittadini.
Il giovane archeologo Palumbo ed il parco di Liternum: “Per questo ho scelto di scendere in campo”
“Il lavoro partirà da quella che sarà la ricerca. Il punto principale è che dobbiamo riappropriarci di quello che è il bene archeologico, di quello che è Liternum di quelle che sono le nostre radici storiche. Solo riappropriandoci di questo bene archeologico, riscoprendo quella che è la sua storia, quelli che sono i racconti che esso cela potremmo procedere con la conservazione, promozione e arrivare poi alla fruizione che non è altro che il passo ultimo di un progetto che vede già da adesso impegnate tante professionalità, tante competenze per arrivare a quello che dev’essere il risultato finale per il quale personalmente ho scelto di scendere in campo.”
Palumbo: “Evidenziare il patrimonio storico, culturale e artistico per riscoprire la nostra identità”
Il territorio giuglianese ha un patrimonio storico, artistico, culturale immenso che non dev’essere inteso come una serie di emergenze singole ed indipendenti le une dalle altre. Abbiamo parlato di Liternum come punto di inizio di quella che è la storia di Giugliano e dei giuglianesi, ma volendo essere precisi Liternum non rappresenta quello che potremmo definire lo start ma le origini risalgono molto più indietro arriviamo al VI-V secolo a.C. Successivamente le varie vicende storiche hanno portato le comunità che hanno vissuto sul territorio giuglianese a vivere, a spostarsi sul nostro territorio, lasciando testimonianze di varie entità e di varia natura. Basti pensare a quello che viene comunemente definito il sistema delle Masserie che a partire dal ‘500-‘600 ha caratterizzato il tessuto insediativo della parte agricola e che è sorto su quelli che erano i resti delle rovine romane. Basti pensare a quello che viene definito Complesso di chiese monumentali che restituisce una serie di testimonianze artistiche e non solo, che a partire dal ‘500 fino all’’800 ci hanno lasciato una serie di tesori inestimabili. Si tratta di una serie di evidenze che devono essere messe insieme in un filo conduttore, in un unico racconto che possa far conoscere innanzitutto ai giuglianesi, non visti solo come i bambini delle scuole quindi i giuglianesi del futuro ma anche ai genitori i giuglianesi del presente ed anche i nonni giuglianesi del passato, quelle che sono le nostre origini, quella che è la nostra storia per riprendere quelle che sono le nostre tradizioni e riscoprire quella che è la nostra identità.
“Con Antonio Poziello nel segno della continuità, nel segno della tradizione”
Un altro progetto a cui tengo tantissimo insieme al dott. Poziello riguarda la rivalutazione, la rinascita e la giusta celebrazione della figura del Giovan Battista Basile per il quale tanti lavori sono in cantiere e che al momento opportuno verranno presentati alla cittadinanza.