Nell’ultimo consiglio comunale è stato approvato il ‘piano Cave’. Un programma importante firmato dalla IV Commissione Consiliare presieduta da Francesco Iovinella che consentirà di censire le cave attive, abbandonate e chiuse presenti sul territorio per procedere poi ad una nuova valorizzazione delle aree stesse.
Tutto come previsto, dunque, peccato soltanto che, al momento della votazione, l’intera minoranza, eccezion fatta per il consigliere Luigi Guarino, avesse deciso di abbandonare l’aula non esprimendo il suo parere. Decisione apparsa ai più decisamente strana, soprattutto se si pensa che l’approvazione del programma stesso nella IV commissione era arrivata all’unanimità.
L’assenza dei consiglieri di opposizione non ha però impedito di raggiungere il numero legale e di procedere, dunque, alla votazione e al successivo ‘sì’ al piano Cave: “Esprimo la piena soddisfazione – ha detto Iovinella – per l’esito di un lavoro lungo e complesso raggiunto in IV Commissione Consiliare e completato in Consiglio Comunale con il voto all’unanimità dei presenti. Quanto ottenuto è il raggiungimento di uno degli obiettivi di legislatura perché abbiamo dato norme più chiare e certe ad un settore importante ma molto delicato, dove si concentrano interessi contrapposti“.
Le norme in questione favoriranno quella che e stata definita ‘ricomposizione ambientale’ nella quale si prevedono la sistemazione idrogeologica, il risanamento paesaggistico e la restituzione del terreno agli usi produttivi agricoli, analoghi a quelli precedentemente praticati.
“L’approvazione del censimento di tutte le cave presenti sul territorio comunale – ha proseguito Iovinella – così come la definizione delle linee guida per la ricomposizione e la definizione delle procedure tecnico amministrative, garantiscono una maggiore sostenibilità ambientale, paesaggistica, economica e sociale. Tutto ciò consentirà di prendere l’incremento dell’economia circolare attraverso un maggiore utilizzo del materiale riciclato certificato ed alla valorizzazione del territorio“.
Il piano Cave, dunque, non può che essere testimonianza di come i percorsi di confronto tra territorio, soggetti istituzionali, le parti sociali e datoriali possano portare a risultati importanti: “Ringrazio – ha concluso – il dirigente e i tecnici dell’ufficio dell’Unità di Progetto Ambiente e Lavori Pubblici e i membri della IV Commissione Consiliare con i quali, grazie ad un lavoro congiunto e collaborativo, siamo arrivati ad un traguardo difficile”.