Un controllo necessario, immediato e soprattutto continuo. Lo ha stabilito l’amministrazione comunale a seguito di quanto accaduto qualche giorno fa al Lago Patria.
L’acqua, come si ricorderà, era diventata marrone e addirittura nera nelle zone immediatamente vicine alla foce. Questo aveva allarmato le forze dell’ordine, le istituzioni e l’Arpac con quest’ultima che aveva effettuato dei prelievi a campione.
Nell’attesa dei risultati i controlli continuano a tappeto. Ieri hanno riguardato la vecchia foce e l’Alveo Colonna. Una task force composta da polizia Municipale, tecnici dell’ufficio ambiente e dell’antiabusivismo hanno passato infattial setaccio le sponde del lago, controllando attività commerciali, parchi e ville.
Da una prima verifica pare non ci siano sversamenti anche se sono sotto la lente di ingradimento tre pozzi che scaricherebbero direttamente nel lago. Ecco perché nelle prossime ore i controlli vedranno anche l’utilizzo di traccianti colorati: “Abbiamo invitato – ha detto il primo cittadino Antonio Poziello – sia il Consorzio di bonifica del Basso Volturno che il sindaco di Castelvolturno a disporre controlli nelle aree di propria competenza. Con riferimento ai fenomeni di contaminazione che periodicamente interessano le acque del Lago di Patria, determinando in alcune circostanze condizioni tali da provocare anche la moria dei pesci, questa amministrazione ha da tempo avviato un’azione di monitoraggio e di controllo delle sponde del lago al fine di individuare la presenza di eventuali scarichi abusivi e di ordinarne la conseguente chiusura”.
Per salvaguardare il delicato habitat dei luoghi in questione anche i canali di bonifica e i collettori fognari presenti nel territorio di Castelvolturno saranno oggetto di decise verifiche: “La salute del Lago – ha concluso Poziello – è una priorità su cui investire, stiamo passando al setaccio il territorio di nostra competenza per individuare e tappare ogni scarico. Chiaramente il nostro lavoro è inutile se da altri Comuni arrivano poi gli sversamenti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Riserva Giovanni Sabatino:“C’è da alzare la soglia di attenzione sul lago – ha detto – ed è necessario individuare ogni fonte di possibile inquinamento”.