Un picco di contatti raggiunto. La curva che scende ma l’attenzione resta alta. “E’ una fase sempre molto delicata – ha sostenuto il dottor Russo, titolare della clinica Hera -. Con l’isolamento e il distanziamento sociale abbiamo preso tempo ma, a parte il contenimento, ci sarebbe bisogno di altro”. “Bisognerebbe studiare il fenomeno – ha proseguito – per stabilire le strategie sanitarie ed economiche”. Attendere i dati ma, nel contempo, mai restare fermi: “Sarebbe fondamentale – ha detto – uno studio epidemiologico su scala nazionale con tamponi randomizzati e stratificati per fasce d’età a soggetti sintomatici e asintomatici. Questo ci consentirebbe di capire con precisione l’andamento del virus. Il rischio che i dati forniti siano parzialmente corrispondenti con la realtà è un fatto concreto. Difficile dire quando ne usciremo. L’importante è che venga attuato uno studio epidemiologico specifico in modo da avere dati certi e reagire di conseguenza per scongiurare eventuali pericoli futuri”.
Coronavirus, il dottor Giovanni Russo: “Necessario uno studio approfondito”
