Proseguono senza sosta i lavori al Corso Campano. È una corsa contro il tempo dopo il collasso del collettore fognario, l’ennesimo, che ha evidenziato ancora una volta la fragilità idrogeologica della città.
“Il sottosuolo – ha detto il consigliere Francesco Iovinella che, con il sindaco, sta seguendo costantemente sul posto i lavori – è attraversato in alcuni casi da veri e propri fiumi. Va però evidenziata anche l’assenza in passato sia di una vera manutenzione che della consapevolezza dei rischi connessi. Quando sono stati fatti i lavori a Piazza Gramsci, ad esempio, non furono rifatti i servizi sottostanti. Inoltre, la piazza fu pavimentata montando la pietra lavica sull’asfalto sottostante la vecchia viabilità, senza nemmeno preoccuparsi di mettere una rete elettrosaldata che avrebbe evitato o contenuto lo sprofondamento, riducendo i pericoli per i cittadini“.
Oggi, dunque, il territorio sta presentando il conto di scelte sbagliate compiute in passato.
“Quando la precedente amministrazione programmò i lavori del PIU Europa al Corso Campano – ha proseguito – non si preoccupò affatto di verificare lo stato delle fogne sottostanti che era noto fossero abbastanza malmesse. Addirittura ci furono consiglieri dell’allora maggioranza che con grande veemenza evidenziarono la necessità di prevedere un consolidamento delle fogne sottostanti senza essere presi in considerazione.
L’attuale Amministrazione, da sempre polemica con quel progetto avviato poi dai Commissari, ne ha dovuto gestire i guai, provando a metterci una pezza“.
“Stupisce – ha concluso Iovinella – che alcuni consiglieri oggi di opposizione, ma al governo quando questi progetti furono avviati, si sveglino dal letargo per dire cose che, dette oggi, fanno ridere, dette nel 2012 o nel 2013 avrebbero potuto fare la differenza ed evitare errori. La campagna elettorale evidentemente restituisce la parola ma non risveglia la coscienza: quella delle proprie colpe. Ed anche i silenzi sono colpevoli“.
Dal punto di vista puramente tecnico, ieri è stata gettata la platea di fondazione ed è stato sceso nel collettore crollato il cassettone in acciaio che domani al massimo sarà chiuso con il cemento armato.