Giugliano e spazzatura. Un binomio andato avanti per troppo anni che ora è il momento di scindere. Lo vogliono i cittadini, scesi in piazza a protestare contro le recenti disposizioni su Cava Giuliani. Lo vuole (e lo ha dimostrato palesemente) il primo cittadino Antonio Poziello.
In questi giorni, infatti, il sindaco sta dando vita ad una vera e propria battaglia. Contro Asia, contro Sapna, contro Città Metropolitana. Insomma contro chiunque pensi che la città di Giugliano possa in qualche modo accettare in maniera passiva di ritornare ad essere la discarica della provincia napoletana.
Anche il presidente della Regione Vincenzo De Luca sembra essere d’accordo con l’idea che il territorio giuglianese abbia già dato troppo alla causa. “Credo che faccia bene Poziello a chiedere che Giugliano, di cui è sindaco, venga lasciata fuori“. Lo ha affermato lo stesso De Luca parlando della posizione espressa da Antonio Poziello.
Il quale, come detto, si era mostrato d continua a mostrarsi contrario alla possibilità che la città possa ospitare un sito provvisorio di stoccaggio, in vista dello stop programmato a settembre del termovalorizzatore di Acerra.
“È per un motivo molto elementare e non per ragioni ideologiche – ha concluso De Luca – che Poziello fa bene a chiedere di tenere Giugliano fuori dalle possibilità di ospitare un sito provvisorio. Nel passato Giugliano è stata sovraccaricata e magari di questo, in sede di enti d’ambito, se ne tiene conto“.