I toni di questa campagna elettorale, fuori dagli schemi, la prima dopo un’epidemia mondiale, sono risultati già dal principio abbastanza accesi. Ci apprestiamo a vivere gli ultimi giorni che separano i cittadini dal voto e da quello che sarà il futuro della città di Giugliano.
Una tornata elettorale sicuramente difficile con oltre 700 candidati come consiglieri e 4 aspiranti sindaco ma nulla di scontato per la terza città della Campania.
Tuttavia c’è chi, in questa campagna, ha saputo distinguersi proponendo un programma ben definito per le sorti della città. Una visione futura non utopica ma progettata nel dettaglio. Un progetto futuro concreto pronto a ripartire già dal 22 settembre.
E’ il programma di Antonio Poziello che anche durante il confronto con gli altri candidati a sindaco ha saputo fare la differenza. Mentre gli altri con poca argomentazione si apprestavano a discutere dei problemi della città, Poziello aveva soluzioni concrete e pronte.
Progetti, interventi, fondi pronti in attesa di essere attuati che sono stati fermati 7 mesi fa da chi invece ha scelto bruscamente di interrompere quel che di buono era in programma. “Qualcuno ha voluto che non ci fossero nastri da tagliare e inaugurazioni da fare con progetti e gare avviate”, gli stessi che poi hanno scelto di schierarsi contro e che invece di lavorare ad piano alternativo per la città di Giugliano hanno soltanto saputo innescare una macchina del fango. Come se il risultato che conti davvero non miri al bene della città ma meramente allo scopo elettorale che si realizza con la sconfitta dell’avversario.
Un programma elettorale complesso ma veritiero
Antonio Poziello ha articolato un programma complesso ma veritiero. Nei precedenti anni e mesi di amministrazione ha lavorato duramente per cercare i fondi per intervenire prontamente su tutti i punti delle 100 pagine di programmazione. Mentre lui sarà pronto a rivoluzionare realmente la città con la sua squadra gli altri impiegheranno i 5 anni di amministrazione per capire come e cosa fare perdendo altro tempo. Ma Giugliano non può aspettare, Giugliano ha già sofferto a lungo e non merita di aspettare. 5 anni fa c’era una situazione ben diversa da quella che vediamo oggi, certamente c’è da lavorare su molti aspetti ma di sicuro non è tempo di prendere un’altra pausa di 5 anni dando l’opportunità a chi si lamenterà di non poter fare nulla perché paga le conseguenze della precedente amministrazione per non ammettere che invece non ha soluzioni pronte e concrete da attuare. Una storia sentita troppe volte.