“Questo matrimonio non s’ha da fare”. Non uno, non due. Ma cinquanta. È questo il numero composto di matrimoni civili e promesse di matrimonio che non potrà più essere celebrato al Comune di Giugliano.
Almeno non per il momento. Chi aveva deciso di ufficializzare il proprio amore davanti ad un preposto incaricato dovrà aspettare almeno tre mesi, almeno cioè fino a quando non ci saranno le prossime elezioni che porteranno alla nomina del nuovo primo cittadino giuglianese.
È questa la conseguenza della decisione del commissario prefettizio Umberto Cimmino che ha scelto di non concedere la sala situata al settimo piano della casa comunale per la celebrazione dei matrimoni e delle promesse di matrimonio.
Si iniziano dunque a vedere i primi effetti della caduta dell’amministrazione targata Antonio Poziello dovuta alle dimissioni di 19 consiglieri che, oltre a portare di fatto alla sfiducia dell’ex primo cittadino, ha bloccato pericolosamente macchina amministrativa.
Oggi stop ai matrimoni, domani chissà.