“Un’invincibile armata, un’accozzaglia che voleva cacciarmi”. L’ha definita così Antonio Poziello la coalizione che ha vinto le elezioni amministrative portando Nicola Pirozzi sulla poltrona di primo cittadino.
Un risultato per certi versi sorprendente, per altri atteso. Di fatto Poziello avrebbe fatto un miracolo vincendo questa battaglia contro un gruppo nel quale è entrato davvero di tutto.
Al centrosinistra (o parte di esso) si è aggiunto prima il Movimento 5 Stelle poi addirittura il centrodestra, tutti con un unico obiettivo: sbattere fuori dalla porta colui che aveva lottato per cambiare la città e farle dimenticare anni di immobilismo, di soprusi e di abbandono.
Alla fine il gruppo di Pirozzi è riuscito nel suo intento. Noi, nel fargli l’in bocca al lupo, attendiamo con ansia di sapere come (e se) riuscirà a mettere insieme i pezzi di un puzzle troppo strano per essere vero. Attendiamo, da cittadini, la squadra di Governo, la giunta, quella tanto acclamata da settimane dai cittadini e che in realtà sembra non essere ancora pronta.
Se avesse vinto Poziello, al governo sarebbero saliti professionisti che sapevano ciò che avrebbero dovuto fare guidati da chi la macchina amministrativa la conosceva bene e sapeva da dove ripartire.
La curiosità è vedere adesso cosa accadrà. Poco più di 18mila elettori hanno scelto per una città di 130mila abitanti ed è soprattutto a loro che dovranno essere date delle risposte.
Intanto Lello Topo a Piazza Gramsci esulta per Pirozzi da lui definito “un ragazzo perbene”