Laboratori, luci e colori. E tante emozioni. È stato questo il carnevale tenutosi al V Circolo Didattico. Cappelli, maschere e costumi realizzati con materiale di riciclo si sono susseguiti in uno spettacolo a dir poco unico. Le classi, ognuna con la propria tematica, hanno rispettato l’ambizione della scuola di divenire scuola green, scegliendo di interpretare una favola e di realizzare i costumi in collaborazione con le famiglie dando una seconda vita a diversi materiali. Un ‘Carnevale da favola’ quello del Quinto Circolo, introdotto dalla canzone “Amica Terra” con la quale le classi quinte hanno aperto la sfilata: “la sopravvivenza del genere umano dipende da un corretto equilibrio, dipendiamo gli uni dagli altri e dalla natura stessa.
Il pensiero dominante è che sfruttando gli altri e la natura l’uomo possa procurarsi dei vantaggi personali, mentre in verità sta solo ingenerando inconsapevolmente distruzione e di conseguenza autodistruzione, riducendo lo spazio vitale”. Le classi quarte seguono con “Alice nel Paese delle Meraviglie”, dove il Bianconiglio ci ricorda che il tempo non basta, che bisogna affrettarci a fare qualcosa di più. Le classi terze con “Il Re Leone” hanno scosso le coscienze, mentre le classi seconde, nella “La carica dei 101”, hanno riprodotto la brama di potere di Crudelia Demon, che, accecata dal suo unico bisogno, non ha scrupoli a catturare i cuccioli per trasformarli in una pelliccia maculata. I più piccoli hanno chiuso la sfilata con “Pinocchio”, il più simpatico burattino di tutti i tempi che dopo mille avventure, aiutato dal Grillo parlante e la Fatina, riesce a capire l’importanza del rispetto delle regole per poter godere delle bellezze vere e non effimere della vita sulla nostra meravigliosa Terra.
“Un’esperienza coinvolgente ed emozionante sin dai primi esordi – ha detto entusiasta la dirigente Sabrina Zinno che ha guidato la sfilata – A scuola si è respirata un’atmosfera da favola nei giorni di preparazione che hanno preceduto la sfilata. La creatività delle mamme che si sono rese disponibili ed hanno lavorato instancabilmente nel laboratorio allestito per la sfilata, la gioia nei volti dei bambini. E poi ancora la palestra, l’auditorium. Anche i corridoi, occupati a turno per le prove“. “Se le favole hanno ripreso a vivere – ha proseguito – è stato grazie a docenti appassionate. Insomma un’esperienza da ripetere, altro che Sabato del villaggio“.