Una campagna elettorale di veleni sulla quale la magistratura vuole vederci chiaro. Diversi gli episodi che hanno acceso un campanello d’allarme sulle ultime votazioni. Poziello era stato il primo a denunciare la possibilità di voti di scambio, sollecitando le forze dell’ordine ad intervenire soprattutto nei quartieri popolari.
Tanti i dubbi ed i punti interrogativi, al punto che tutti i candidati hanno accusato gli altri di voto di scambio, qualcuno con cognizione di causa, altri magari solo per creare confusione. Fatto sta che la procura ha aperto un’inchiesta e sta indagando. Al primo turno furono individuati a Via Pigna due sospetti. Uno scappò, l’altro fermato con del materiale elettorale (ancora non si è saputo con quale indicazione di voto).
I rumors in città non sono proprio sereni, soprattutto riguardanti la notte tra il 4 e il 5 ottobre in pieno ballottaggio, in alcuni quartieri popolari giuglianesi. Su questo indagherà chi di dovere, fatto sta che l’impennata anomala dell’affluenza avuta nelle ultime ore del voto, in determinate sezioni, ha alimentato più di qualche sospetto.